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In provincia di Parma cittadini tassati per cambiare numero civico, interviene Leporati

Il viceresponsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “È un obbligo inutile, specie in questo periodo di crisi economica”

Parma  – L’amministrazione comunale del Comune di Calestano, in provincia di Parma, nella persona del sindaco Maria Grazia Conciatori, quindici giorni fa ha inviato ai cittadini una lettera che annunciava l’obbligo di pagamento di una tassa di 27,95 euro, per l’imminente variazione di tutti i numeri civici delle strade del paese e delle loro placche segnaletiche, che dovranno essere uguali in tutto il territorio.

 

“In un simile periodo di crisi questo è l’ennesimo tributo senza fondamento fatto pagare ai cittadini per sopperire alle mancanze di una cattiva gestione del Comune. Giustificarsi dicendo che si tratta dell’applicazione di una delibera della precedente amministrazione non basta”. Lo ha sottolineato Paolo Leporati, viceresponsabile per Parma dell’Italia dei Diritti.

 

“Trovo ingiusto che in un paese di duemila abitanti il sindaco sia libero di chiedere un tributo di questo genere – ha proseguito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –. L’amministrazione dovrebbe fare in modo di occuparsi dell’illuminazione pubblica mancante, delle strade dissestate e di portare la raccolta differenziata dove manca, piuttosto che promuovere la riscossione di imposte frutto di una delibera che tra l’altro non è stata pubblicata sul sito ufficiale del Comune, e quindi impossibile da leggere per gli abitanti che vorrebbero documentarsi”.

 

 

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