Il viceresponsabile per la Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti: “È una proposta poco chiara e contro gli interessi dai cittadini”
Roma – Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha annunciato la necessità di una riforma del canone Rai: “A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità – dichiara –, siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, verrà chiesto di pagare il canone, perché, ragionevolmente, se uno ha l'elettricità ha anche l'apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà”.
“Ognuno di noi dovrebbe prima di tutto mettere in discussione il pagamento del canone in sé, perché è palese che ci siano oramai sprechi e gestioni incomprensibili di questo denaro pubblico”, ha sottolineato Dario Domenici, viceresponsabile per la Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti.
“La proposta del ministro Romani risulta essere poco chiara e ritengo non porterà vantaggi ai cittadini”, ha proseguito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro. “È l’ennesimo modo astuto per poter essere giustificati a mettere le mani in tasca agli italiani, e mi spaventa la circolazione indiscriminata di dati sensibili che potrebbe comportare una simile scelta, poiché nel passaggio di informazioni dal Ministero alla società elettronica potrebbero esservi organi terzi che, venendo a contatto di tale materiale, rischierebbero di minare la privacy dei cittadini. Mi auguro si renda più chiaro il come e soprattutto il perché verrà attuata tale riforma”.