La viceresponsabileper il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Il problema andrebbe risolto a monte, partendo dalla finanziaria varata da questo governo che mette in ginocchio il Paese”
Roma - Le previsioni economiche per il 2011 sono tutt’altro che rosee. È quanto emerge dalle riflessioni di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, sulle possibili allocazioni delle risorse che lo portano ad annunciare uno stato di allarme. Fortemente preoccupato per i vincoli imposti dal patto di stabilità, l’inquilino di Palazzo Valentini, sostiene che qualora le scuole presentassero delle situazioni di pericolo, tali da richiedere degli interventi strutturali, l’unica soluzione che si prospetta sarebbe la chiusura dell’istituto. Sempre secondo Zingaretti, a fronte di un blocco dei fondi destinati alla provincia, pari a 200 milioni, il Patto di stabilità prevede una capacità di pagamento per il nuovo anno di soli 30 milioni. Ne consegue la messa in crisi non soltanto del sistema scolastico ma anche del rapporto con le società che erogano diversi servizi alla provincia. Per le aziende, infatti, si annunciano delle proroghe ai termini di pagamento che vengono posticipati ad un periodo superiore ai sessanta giorni.
Su queste problematiche si è espressa Anna Nieddu, viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, la quale afferma: “Condivido l’opinione di Zingaretti poiché i patti di stabilità andrebbero rivisti dato che creano una situazione di pericolo e di profondo degrado. Il problema – sottolinea l’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro – andrebbe risolto a monte, partendo dalla finanziaria varata da questo governo che sta mettendo in ginocchio la produttività del Paese”.