Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “Condanniamo questo sopruso e se necessario, ci mobiliteremo in tanti per difendere la nostra Costituzione”
Roma – Dalla commissione Affari costituzionali del Senato è arrivato ieri il via libera all’emendamento del relatore Carlo Vizzini, che prevede la sospensione con deliberazione parlamentare, dei procedimenti contro le alte cariche dello Stato anche per i fatti precedenti l'elezione. Hanno votato a favore della retroattività del Lodo Alfano 13 senatori del PdL e Lega Nord, assieme al senatore finiano, Maurizio Saia. Dura la reazione dell’opposizione che per voce del segretario del PD, Pierluigi Bersani, definisce il provvedimento vergognoso e del leader dell’IdV, Antonio Di Pietro, che parla di caduta della democrazia e dello stato di diritto.
Nella stessa direzione di marcia è il commento rilasciato dal responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, Giuliano Girlando: “Tolto il fatto che tale provvedimento è senza dubbio una forzatura della Costituzione italiana, si sta usando il Parlamento per evitare i processi al nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ma la questione ancor più grave è che approvando tale ridicolo emendamento – afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – non si fa altro che dimostrare chiaramente i capi di accusa imputati a Berlusconi prima dei suoi incarichi in politica”.
“Noi dell’Italia dei Diritti condanniamo tale sopruso – conclude perentorio Girlando – e se necessario, ci mobiliteremo in tanti per difendere la nostra Costituzione”.