La viceresponsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti: “Si tratta di un fatto indecente e vergognoso, se venisse dimostrato un trattamento ingiusto nei confronti dei pazienti, gravi sarebbero le colpe nei confronti dell’azienda che con fondi regionali gestisce la struttura".
Roma, 7 ottobre 2010 – Un gruppo di genitori, nel primo pomeriggio di ieri, ha fatto irruzione nel centro regionale di cura di via Sbricoli a Roma che ospita i loro figli disabili, portatori di diverse patologie. Alcuni ragazzi sembra tornassero a casa ricoperti di lividi ed escoriazioni, altri mostrando un torpore che fa supporre l’assunzione di psicofarmaci o sedativi. Tutto ciò insieme al divieto di accesso dei parenti nella struttura per verificare il trattamento. Da qui il vero e proprio blitz di ieri.
“Si tratta di un fatto indecente e vergognoso, se venisse dimostrato un trattamento ingiusto nei confronti dei pazienti, gravi sarebbero le colpe nei confronti dell’azienda che con fondi regionali gestisce la struttura – commenta la viceresponsabile per le Politiche Sociali Barbara Del Fallo – L’urgenza di questo intervento dei genitori dimostra che il controllo su queste strutture è scarso e serve maggiore attenzione”.
La struttura in questione è gestita da una cooperativa che riceve finanziamenti regionali e l’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro non manca di sottolinearlo: “Nell’ambito sociale e nello specifico sociosanitario c’è qualcosa che non va. In questo paese manca un occhio vigile puntato su tutto ciò che accade nelle strutture sanitarie pubbliche. Non servono soltanto stanziamenti per il funzionamento, ma sicurezza e affidabilità. L’Italia dei Diritti – conclude la Del Fallo – continuerà a raccogliere le testimonianze di tutti coloro che sono o sono stati oggetto di malasanità