Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “La stazione Termini, essendo uno dei più grandi nodi ferroviari europei, dovrebbe assicurare dei servizi di circolazione eccellenti e non situazioni ingestibili come queste”
Roma – Nei sotterranei della stazione Termini vige il disordine più totale a causa dei lavori di ammodernamento delle uscite della metropolitana sulle linee A e B. A margine di un’inchiesta del quotidiano “La Repubblica” sulla qualità delle stazioni della metropolitana di Roma, è emersa un immagine pressoché poco edificante della Capitale: infatti campeggiano scale, rampe, strettoie e tornelli mal funzionanti, i quali ostacolano il libero movimento dei passeggeri. In merito al degrado che non sembra arrestarsi, ha espresso un parere Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti. “C’è una corresponsabilità di chi gestisce i lavori in questione, iniziati ad aprile e non ancora terminati. La stazione Termini, essendo uno dei più grandi nodi ferroviari europei, dovrebbe assicurare dei servizi di circolazione eccellenti e non situazioni ingestibili come queste”.
Alla pessima situazione perpetrata ai danni dei viaggiatori, si aggiunge la cartellonistica scritta quasi esclusivamente in italiano e arrivati ai tornelli, la traversia più difficile: scampare alla strettoia dei cantieri, i quali intralciano pesantemente il passaggio degli utenti e riducono lo spazio nella stazione. “I viaggiatori hanno il diritto di protestare e non è la priva volta che si viene a conoscenza di tali disagi - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –, e nel momento in cui si attuano dei lavori come questi è indispensabile tenere conto delle difficoltà oggettive e logistiche dei passeggeri”.