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Movimento politico nazionale
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Aumento ticket sanitari in Campania, l’indignazione della Palmentieri

La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Nonostante la  crescita della disoccupazione si decide di aggravare le spese a carico dei più deboli”



Napoli  –  “Come se non bastasse l’aumento dell’Irap e dell’Irpef, un nuovo provvedimento si riversa sulle spalle dei cittadini della nostra regione,  sotto forma di un ingiusto adeguamento del costo del ticket – questo è il commento amareggiato di Licia Palmentieri, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti – Nonostante i richiami all’allarme per il calo del potere d’acquisto degli stipendi e per la crescita della disoccupazione, si decide di aggravare ulteriormente le spese a carico dei più deboli.”

Il decreto, emesso dal presidente della Regione Stefano Caldoro, commissario della sanità, prevede un aumento di 2 euro a ricetta prodotta in regime di codice bianco, che va a sommarsi all’ulteriore ritocco effettuato nel 2004. Il rincaro complessivo, in alcune famiglie gravate dalla presenza di uno o più malati cronici, può raggiungere i 500 euro annuali.

“Non viene minimamente prevista la presenza di una diversa rete che si faccia carico di rispondere ai quesiti sanitari dei cittadini, dirottando i codici bianchi in maniera da non rallentare il lavoro agli operatori che si occupano dei casi più gravi. Si preferisce usare il deterrente per lodare un presunto recupero dell’evasione che può rivelarsi, al contrario, un nuovo invito all’evasione stessa – suggerisce l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ancora una volta ad una politica di effettiva ristrutturazione del sistema sanitario, nella prospettiva di migliorarne la funzionalità e di recuperarne i costi inutili, ci si arrende e si cerca la via più facile, ovvero 'mettere nuovamente le mani in tasca' ai cittadini, proprio ciò che da sempre il PdL ha proclamato di voler evitare e che non si sforza realmente di fare”.

 

 

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