Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti : “Tali vicende dovrebbero sparire dalla cronaca quotidiana”
Genova - “In una situazione in cui ricerchiamo con un lavoro quotidiano di contrastare la disonestà e l’idea persistente che la creazione e il supporto di lobby di malaffare siano la soluzione all’attuale crisi, ci sentiamo di ribadire con forza che tali vicende dovrebbero finalmente sparire dalla cronaca quotidiana”.
Interviene indignato Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, commentando l’indagine nata a seguito dall’esposto presentato dalla nuova amministrazione di “Sviluppo Genova”, che denuncia la manomissione di numeri di protocollo e altre anomalie riscontrate in contratti e assegnazione di gare nel periodo 2006-2008.
I documenti esibiti dalla società pubblico-privata che cura la riqualificazione di aree industriali dismesse, chiamano in causa la vecchia gestione al tempo dell’ex vicesindaco Alberto Ghio, allora amministratore delegato, prendendo in esame gli stanziamenti per l’allargamento del lungomare Canepa (11.300 euro), la nuova strada d’ingresso alle acciaierie Ilva (16.700 euro) e il nuovo polo produttivo di Ronco Scrivia (238.000 euro).
“Come Italia dei Diritti, - prosegue Ferraioli - essendo un movimento proiettato a perorare le cause della giustizia, della legalità e della trasparenza auspichiamo che vengano fatte rapidamente luce e chiarezza dalla magistratura su quanto pubblicato da ‘Il Secolo XIX’ relativamente all’indagine in corso circa gli appalti truccati. Qualora si ravvisassero ed evidenziassero responsabilità personali le stesse siano punite con severità anche in una logica di rispetto della popolazione comune ‘che si danna l’anima nel quotidiano’ per giungere a fine mese. L’IdD – chiosa l’esponente ligure del movimento presieduto da Antonello De Pierro - è e sempre resterà dalla parte del rispetto della legalità”.