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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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Diciotto anni fa l’agguato mortale a Borsellino, Girlando chiede verità

Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “Il nostro movimento è orgoglioso di aver partecipato in prima persona alle celebrazioni della  memoria di un uomo giusto che ha sacrificato la  propria vita per estirpare il male più grande del nostro paese”

 

Roma - “Ho partecipato alle commemorazioni che si sono tenute questa mattina in via D’Amelio, e sono a dir poco commosso nell’aver letto nei volti del popolo delle Agende Rosse, di Salvatore Borsellino, quanta voglia ci sia da parte di questi onesti cittadini di voler combattere la mafia e nel voler scoprire la verità sulle stragi che sono costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino. Peccato che la marcia di cordoglio sia stata macchiata dalla presenza di alcuni ospiti politici non desiderati, in cerca solo di passerelle e che sono poi gli stessi che sostengono a spada tratta il senatore Dell’Utri, colui che ha osato definire Vittorio Mangano come il suo eroe”.

 

Con queste dichiarazioni Giuliano Girlando, responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, direttamente dal luogo della strage mafiosa in cui il 19 luglio del 1992 veniva ucciso Paolo Borsellino, ha voluto rendere omaggio alla memoria del giudice e della sua scorta.

 

 

“Oggi siamo qui per non dimenticare, perché solo non scordando il coraggio di eroi veri come Paolo Borsellino possiamo rendere migliore la nostra vita – dichiara l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – Un messaggio di solidarietà va anche alle Procure di Palermo e Caltanissetta, chiamate a confrontarsi con indagini dure che paradossalmente alcuni definiscono scomode, l’Italia dei Diritti è al vostro fianco”.

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