Il viceresponsabile regionale dell’ l’Italia dei Diritti: “Le giovani leve politiche cercano nuove strade poco chiare”
“Nessuna sorpresa all’indomani delle dimissioni da Sottosegretario di Cosentino, che nonostante tutto, continuerà a occuparsi della componente PdL regionale – questa l’amara constatazione di Angelo Di Mauro, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti –. Tutto quello che è collegato al partito di maggioranza in regione e in Italia, è basato su fondamenta giuridiche poco chiare”.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro pone l’accento sull’inevitabile intreccio di poteri che permette la sopravvivenza e il primato in termini di voti, ad un partito come quello che ha espresso la persona di Stefano Caldoro al governo della regione. “Nessuno degli “associati” può prescindere dal collegamento e dalla accettazione più o meno tacita di pratiche non immacolate. Così come Berlusconi è riuscito a tamponare l’emergenza della monnezza, solo con il placet di clan camorristici, così le nuove leve politiche non disdegnano collusioni nuove e inusitate ma non troppo”
Il pensiero di Di Mauro va umanamente agli elettori confusi ed ingannati dalla promessa tradita di un nuovo corso politico, che per il momento di nuovo dimostra soltanto lo sviluppo di originali direzioni e tentativi di manovra deprecabili. “Non nego che Cosentino, come dicono molti suoi strenui difensori, possa essere una brava persona, ma quando il centro nevralgico dell’organismo è malato anche i suoi organi periferici lo sono”.