Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Ennesimo esempio negativo che coinvolge un esponente del PdL”
Roma – “È un atto dovuto, benché tardivo”. Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, taglia corto sulle dimissioni rassegnate ieri dal sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, indagato nell’inchiesta sulla cosiddetta P3, e per il quale era già stata calendarizzata la mozione di sfiducia alla Camera, presentata dalle opposizioni che ora cantano vittoria.
Soldà parla anche del problema relativo alla questione morale all’interno del partito di Berlusconi: “Come raccontano le cronache di questi giorni non si tratta certo del primo esponente del PdL invischiato in attività illecite ai danni dello Stato e della collettività nazionale. Questo ennesimo esempio negativo di chi dovrebbe rappresentare il popolo all’interno delle istituzioni lede profondamente i principi della nostra democrazia. Le dimissioni di Cosentino sono un gesto di responsabilità, ma più responsabile sarebbe stato presentarle prima, e non dopo la concreta possibilità di una mozione di sfiducia, che peraltro sarebbe stata votata anche da alcuni membri del suo stesso schieramento, come i deputati finiani”.
Quanto al ruolo svolto in questa circostanza dai partiti di opposizione, il numero due del movimento per i diritti civili retto da Antonello De Pierro non ha dubbi: “È anche attraverso queste battaglie che la gente percepisce la presenza in Parlamento di una seria opposizione, che mi auguro continuerà a battersi indomita al fine di garantire la legalità e la trasparenza nel nostro Paese”.