Ad analizzare il caso Alberto Maria Vedova e Maruska Piredda, rispettivamente responsabile per l'Ambiente e viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti
“Ancora una volta l’Italia dimostra come non sia in grado di gestire e controllare i rifiuti in modo sostenibile, mettendosi al passo con le altri nazioni”. Queste le prime parole di Alberto Maria Vedova, responsabile per l’Ambiente del movimento Italia dei Diritti, riguardo all’ennesima operazione di polizia che ha posto sotto sequestro una enorme zona di Menzago, frazione di Sumirago, dove giaceva una vera e propria discarica di rifiuti estesa per oltre cento metri cubi. I rifiuti erano interrati, nascosti sotto un piccolo strato di terreno. Le indagini da parte delle forze municipalizzate che si occupano del territorio hanno portato al sequestro dell’area e alla denuncia dello scaricatore abusivo. Il materiale da costruzione oltre a rifiuti generici anche inquinanti venivano depositati, bruciati e infine interrati sotto strati di terra da coltura. “È davvero sconcertante il numero e la percentuale di reati ambientali in Italia – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - Mi chiedo come sia possibile lasciare scaricare in terre da coltura rifiuti di ogni genere, anche pericolosi, come lampadine o pile che contengono sostanze molto nocive per l’ambiente e di conseguenza per la salute come il cadmio, zinco o il mercurio. Ma quello che stupisce ancor di più – incalza Vedova – è come delle persone non si rendano conto della pericolosità delle loro azioni. Persone che forse non hanno una coscienza”. Gli fa eco la viceresponsabile per la regione Lombardia, Maruska Piredda, che puntualizza sul problema della gestione dei rifiuti: “Abbiamo sempre avuto difficoltà nello gestire questo settore. Lo dimostra la situazione di Napoli di poco tempo fa. Sarebbe dovuto cambiare qualcosa ma sembra proprio che nulla sia successo. Inquinare la terra significa inquinare l’acqua e il cibo con conseguenze sulla catena alimentare. A differenza di Paesi come la Germania o la Danimarca che ricavano energia e quindi soldi dai rifiuti, in Italia, se non viene nascosta, l’immondizia è spedita all’estero. L’Italia dei Diritti chiede un impegno concreto da parte delle istituzioni e maggiori controlli”.