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Controlli su rifiuti tossici in discarica a Latina, la Di Marcantonio non si fida

La responsabile provinciale  dell’Italia dei Diritti: “Ora che la città è senza sindaco e non si può agire, vogliono fare le trivellazioni. Questa vicenda sta diventando una barzelletta”

 

Roma – Tre masse metalliche sommerse dalle erbacce e coperte dall’immondizia nella discarica di Borgo Montello, provincia di Latina, potrebbero essere composte da rifiuti tossici provenienti dalla Zanobia, la nave dei veleni misteriosamente scomparsa alla metà degli anni 80 senza lasciare traccia. Per svelare il mistero il comune di Latina sta redigendo un programma di trivellazioni nella zona con lo scopo  analizzare gli ammassi metallici ed identificarne i contenuti. “Questa storia – ha dichiarato Camelia Di Marcantonio responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti – mi sembra veramente assurda e poco chiara. I fondi per procedere alle trivellazioni ed analizzare il materiale erano stati trovati già in passato ma poi, non si sa per quale motivo, il comune non ha mai provveduto a farle. Mi sembra che si stiano prendendo in giro i cittadini ”.

 

Armando Cusani, presidente della provincia di Latina, pur manifestando qualche preoccupazione per il fatto che il comune è senza sindaco dopo le dimissioni di Vincenzo Zaccheo,  ha affermato che l’intenzione dell’amministrazione è quella di procedere in maniera celere sulla vicenda e di offrire la massima collaborazione. “Adesso che il comune è senza sindaco – ha concluso l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – e che ogni decisione non può essere presa si decide di procedere con le trivellazioni. Mi sembra di assistere ad una barzelletta e francamente non ho più fiducia in merito a questa faccenda”.

 

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