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Italia dei Diritti

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Salvatore Cintola (Udc) coinvolto in storia di droga, lo sdegno di Soldà

Il vicepresidente  dell’Italia dei Diritti: “Siamo di fronte ad un fatto che se venisse confermato sarebbe di una gravità estrema. Certa gente si dovrebbe vergognare”

 

Roma – Salvatore Cintola, ex senatore ed assessore al Bilancio, oggi deputato Udc della regione Sicilia, nel 2004 avrebbe mandato, tramite la sua segretaria, il suo autista con auto blu e mille euro a ritirare 10 grammi di cocaina da un pusher. Cintola nega con forza e grida al complotto, ma la vicenda emerge piuttosto chiaramente da una serie di intercettazioni disposte dalla Procura che la scorsa notte hanno portato ad un blitz antidroga nella città di Palermo. “Siamo di fronte ad un fatto - ha dichiarato Roberto Soldà vicepresidente dell’Italia dei Diritti -  che se dovesse essere confermato sarebbe di una estrema gravità. Non è pensabile che un uomo pubblico utilizzi l’auto blu per affari privati e in questo caso addirittura per andare a comprare la droga. Siamo all’assurdo”.

 

Il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, subito dopo aver appreso la notizia ha disposto l’immediata sospensione di Cintola dal partito e ne ha anche chiesto l’espulsione ritenendo il suo comportamento, al di là dell’accertamento dei fatti che dovrà farsi, incompatibile con i valori dell’Unione di centro. “Si cercano di combattere i privilegi della casta - ha proseguito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - di tagliare le spese per le auto blu, e poi veniamo a conoscenza di fatti come questo. Tali cose sono uno schiaffo in faccia ai cittadini che credono nelle istituzioni e nella legalità. Certa gente si dovrebbe vergognare ”.

 

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