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Uomo padovano rioperato per una garza dimenticata, lo sconcerto di Smiroldo

Il viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “È  necessario seguire le linee guida in sala operatoria e in tutta la struttura ospedaliera”

Roma – “Casi simili erano frequenti negli anni ’80-’90, perciò proprio in quegli anni si è provveduto a indicare le linee guida nazionali da seguire nelle strutture sanitarie. Esse prevedono il conteggio delle garze prima e dopo l’intervento, così da evitarne la dimenticanza nel corpo del paziente”. Queste le prime parole di Luigino Smiroldo, viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, riferendosi all’esperienza di un uomo padovano, che 13 anni fa è stato sottoposto ad un intervento di colecistectomia, l’asportazione chirurgica della cistifellea  presso la Clinica chirurgica 1 dell’Azienda ospedaliera della città veneta, e nella primavera di quest’anno ha cominciato ad accusare dolori lancinanti nella parte destra dell’addome. Durante l’operazione d’urgenza, eseguita a maggio 2010 dall'équipe del professor Oreste Terranova della Chirurgia geriatrica, si è scoperta una reazione da corpo estraneo, una garza finita sotto i ferri, e di cui nessuno si era reso conto. Oggi il paziente è in buone condizioni di salute. Spetta a lui decidere se chiedere o meno risarcimenti per quanto accaduto. “Il regolamento per il controllo clinico del rischio è stato approvato dal Ministero della Salute dopo essere stato messo a punto da studi scientifici – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –. Tali controlli, a volte, sono considerati maniacali, ma necessari. Inoltre esiste un registro nelle sale operatorie, su cui segnare tutto quello che viene usato per l’intervento: l’ago, i prodotti, le misure, ma anche il tempo impiegato per operare. La brutta esperienza mette in evidenza quanto sia necessario seguire le direttive sanitarie nazionali in tutta la struttura ospedaliera.

Eroico è stato il paziente – chiosa Smiroldo – nel sopportare il malore. Dunque c’è un’irresponsabilità e sarà la Magistratura ad individuarla”.

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