La vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Tributo inopportuno sebbene fiscalmente corretto, la Regione provveda a verificarne la regolarità”
“Le borse di studio erogate grazie al bando ‘Ritorno al Futuro’ sono state un fiore all'occhiello della campagna elettorale del neo eletto presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Questo provvedimento, insieme ad altri rivolti ai giovani pugliesi, ha contribuito e contribuirà ancora alla formazione di una nuova classe dirigente, risorse da impiegare nei vari settori del mondo lavorativo pugliese. L'idea che a queste borse di studio debba essere applicata una tassazione aggiuntiva, che di fatto ne riduce notevolmente il valore, è inopportuna sebbene fiscalmente corretta”. Queste le parole della vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Patrizia Lusi, in seguito alla rivolta dei beneficiari di questi master che dopo aver usufruito del rimborso totale del costo del corso, si sono visti arrivare ingenti tasse senza però esserne stati precedentemente informati. La protesta dal web si è diffusa fino a giungere alla Regione che tramite Alda Sasso, assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione, fa sapere che si verificherà se ci sono stati degli errori. E’ proprio sulla chiarezza che l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro puntualizza: “La rivolta nata spontaneamente sul web ha tutte le ragioni di esistere, atteso che il rapporto con il fisco dei giovani lavoratori dovrebbe iniziare a svilupparsi sul piano della correttezza e della trasparenza. La contribuzione individuale, al sostenimento dello Stato e delle strutture ad esso collegate, deve essere per tutti i lavoratori, attuali e prossimi, motivo di orgoglio e di soddisfazione se detta contribuzione è fatta nel rispetto delle regole dell’evidenza e dell’accuratezza. Auspichiamo – conclude la Lusi - che la Regione Puglia provveda quanto prima a verificare la regolarità dell'esenzione fiscale delle borse di studio per ridare serenità a tanti giovani”.