Il viceresponsabile meneghino dell’Italia dei Diritti: “Si parla tanto di solidarietà, ma alla fine chi prima arriva meglio alloggia”
Roma – “E’ un classico nel nostro paese: chi prima arriva meglio alloggia”. Il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti Luca Ragone, ricorre al noto proverbio per descrivere con amara ironia la vicenda degli alloggi di via Savona, nel capoluogo lombardo. L’ex stabilimento della Osram è stato infatti riconvertito in appartamenti in edilizia convenzionata, ma tra gli acquirenti figurano persone tutt’altro che bisognose, come il figlio del ministro dimissionario Claudio Scajola, il portavoce del ministro all’istruzione Mariastella Gelmini e un non meglio specificato vip con tanto di maggiordomo. Operazione del tutto lecita, in quanto la legge non richiede requisiti soggettivi per l’acquisto di case in edilizia convenzionata, ma che non manca di suscitare un po’ di fastidio, perché come spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro “siamo tutti bravi a parlare di sentimenti di solidarietà, salvo poi soffiare la casa a chi non può sostenere un mutuo. Una situazione simile si è già verificata con il caso degli alloggi di via Marconi, acquistati da alcuni ex dirigenti, ma succede un po’ dappertutto. A Milano però – conclude Ragone - i prezzi al metro quadro oscillano tra i quattro e i cinquemila euro, e ciò non nel centro cittadino, quindi c’è davvero bisogno di maggiore disponibilità di residenze in edilizia convenzionata”.