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Morfina ai bambini al Gaslini di Genova, Caporale approva

Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Che si sdogani finalmente la cultura radicata che vede i farmaci che agiscono sui ricettori oppioidi come roba da drogati”

 

 

Roma, 30 novembre 2009 – L’ospedale pediatrico Gaslini di Genova si prepara a mettere in atto la sperimentazione riguardo la somministrazione di morfina a bambini e neonati. Il progetto, condotto dall’equipe della dottoressa anestetista Maria Laura Massone, è stato presentato in questi giorni in anteprima al congresso nazionale della Società Pediatrica Italiana, a Padova.

 

Italia dei Diritti, nella persona del responsabile per la Sanità Manlio Caporale, accoglie con favore la sperimentazione, convinta che si debba superare i pregiudizi radicati nei confronti di un certo tipo di antidolorifici: “I medici del Gaslini hanno perfettamente ragione”, ha commentato Caporale. “C’è una cattiva immagine della morfina – spiega –, che è sempre stata vista come una droga, quando prima di tutto è un farmaco che agisce sui recettori oppioidi. Le vie del dolore seguono varie direttrici – continua il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – delle quali la principale si interrompe agendo sul ricettore oppioide. Alcune sostanze, in tal senso, hanno una funzione molto utile e non c’è alcun motivo per evitarne l’utilizzo. Siamo stati persino ripresi dalla Comunità Europea perché siamo la nazione che utilizza meno sostanze oppioergiche come la morfina. In tutto il continente vi si ricorre tranquillamente, mentre da noi per qualche sorta di pregiudizio si preferisce prescrivere antidolorifici gastrolesivi che costano tantissimo, al contrario dei 5 euro mediamente necessari per acquistare un farmaco oppioergico, con conseguente spreco di risorse economiche. Benvenga dunque questa sperimentazione – conclude Caporale –, e che si sdogani finalmente la cultura radicata che i farmaci che agiscono sui ricettori oppioidi siano roba da drogati”.

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