COMUNICATO STAMPA
Ipotesi accordo Lombardo-Elkann per Termini Imerese, la Silipigni attacca
La responsabile per le Attività Produttive e l’Industria dell’Italia dei Diritti: “I problemi della Fiat li devono risolvere il governo centrale e non gli enti locali”
Roma, 21 aprile 2010 –“Visto che la Fiat è stata sempre a fianco del governo. Il governo si dovrebbe interessare delle logiche del Lingotto: le amministrazioni locali non dovrebbero finanziare direttamente gli stabilimenti della casa torinese”. E’ questo il commento della responsabile per le Attività Produttive e l’Industria dell’Italia dei Diritti, Antonella Silipigni, alla speranza espressa dal governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che il neopresidente di Fiat, John Elkann, tenga fede a quanto già dichiarato rispetto allo stabilimento di Termini Imerese e cioè che vuole rafforzare il legame della multinazionale piemontese con l'Italia. Inoltre il presidente della regione Sicilia si impegna a stanziare 350 milioni di euro per mantenere aperta la fabbrica locale. ”E’ troppo benevolo Lombardo, che pur di mantenere i posti di lavoro dei suoi concittadini promette soldi per sventare la chiusura dello stabilimento nel palermitano. Preferirei - continua la Silipigni – che il governatore costruisse un tavolo di concertazione tra la Fiat, il Governo e le amministrazioni locali dei territori in cui sorgono gli stabilimenti. Non dimentichiamo, infatti, che questi ultimi sono presenti in quasi tutta Italia: quindi non è un problema locale, ma nazionale”. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro termina aggiungendo: ” Come in Germania in cui il governo sta vicino alle aziende che hanno un rapporto proficuo con il territorio, dovremmo evitare che la Sicilia si indebiti ulteriormente per risolvere un problema che deve essere affrontato più a livello nazionale che locale”.
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