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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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Disegno di legge sulle intercettazioni, Girlando chiede il ritiro

Il responsabile per la giustizia dell’Italia dei Diritti:”Provvedimento incostituzionale ed illegittimo”
Roma, 21 aprile 2010 - “Chiediamo l’immediato ritiro di questo disegno di legge, che riteniamo incostituzionale e illegittimo”. Questa l’unica soluzione prospettabile per Giuliano Girlando, responsabile per la giustizia dell’Italia dei Diritti, in merito al provvedimento sulle intercettazioni approdato ieri in Commissione Giustizia al Senato. Dodici gli emendamenti presentati dalla maggioranza. Modificato il testo in merito ai requisiti per la richiesta di intercettazioni: non più “evidenti indizi di colpevolezza”, ma “gravi indizi di reato”; previsto inoltre un inasprimento delle pene per i giornalisti che pubblicheranno le intercettazioni.
“Il Governo ha cambiato la formulazione della legge, ma la sostanza resta la stessa - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - e cioè un pesante bavaglio messo sul lavoro di magistrati e giornalisti. Esprimiamo vicinanza all’Associazione Nazionale Magistrati e - conclude Girlando -  sosterremo la protesta organizzata dal sindacato dei giornalisti, perché questo ddl rappresenta una palese violazione del diritto di informare i cittadini”.
Il responsabile per la giustizia dell’Italia dei Diritti:”Provvedimento incostituzionale ed illegittimo”
Roma - “Chiediamo l’immediato ritiro di questo disegno di legge, che riteniamo incostituzionale e illegittimo”. Questa l’unica soluzione prospettabile per Giuliano Girlando, responsabile per la giustizia dell’Italia dei Diritti, in merito al provvedimento sulle intercettazioni approdato ieri in Commissione Giustizia al Senato. Dodici gli emendamenti presentati dalla maggioranza. Modificato il testo in merito ai requisiti per la richiesta di intercettazioni: non più “evidenti indizi di colpevolezza”, ma “gravi indizi di reato”; previsto inoltre un inasprimento delle pene per i giornalisti che pubblicheranno le intercettazioni.
“Il Governo ha cambiato la formulazione della legge, ma la sostanza resta la stessa - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - e cioè un pesante bavaglio messo sul lavoro di magistrati e giornalisti. Esprimiamo vicinanza all’Associazione Nazionale Magistrati e - conclude Girlando -  sosterremo la protesta organizzata dal sindacato dei giornalisti, perché questo ddl rappresenta una palese violazione del diritto di informare i cittadini”.

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