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Aeroporti italiani nel caos per nube vulcanica, l’opinione di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Si lavori per migliorare l’informazione e la comunicazione verso i viaggiatori”

 

 

 

Roma - “Un fenomeno naturale sta mettendo in ginocchio i principali hub, con grave nocumento dei viaggiatori che spesso non hanno potuto contare su un’informazione tempestiva e corretta”. Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, ha espresso la sua preoccupazione per i disagi che i passeggeri italiani stanno vivendo a causa dell’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, che con la sua la gigantesca nube ha paralizzato gli aeroporti di tutta Europa. Il bilancio della serata di ieri nello scalo romano “Leonardo da Vinci” era di 485 collegamenti soppressi tra arrivi e partenze, con tutto il corollario che ne consegue: assalto ai treni, agli autonoleggi e notti passate nei terminal sulle brandine approntate dalla protezione civile, in attesa della riapertura degli spazi aerei. “Non voglio in alcun modo - ha aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - puntare l’indice contro qualcuno, ma non posso fare a meno di notare che si sono verificate alcune falle nel sistema. Non è pensabile che si possa restare per otto ore in attesa che compaia qualcuno a dare delucidazioni e suggerimenti. Molte persone hanno lamentato questo tipo di incuria e non credo sia giusto ignorare delle legittime recriminazioni”.

 

 

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