Il responsabile per l’Emilia Romagna dell’Italia dei Diritti: “I giornali gridano allo scandalo, ma quando si comincerà a indagare seriamente su questi fenomeni?”
Bologna – “Sempre più spesso i piccoli adolescenti sono coinvolti in episodi come questi e i giornali amano gridare alla scandalo per vendere copie in più. Ma quanto si comincerà a indagare seriamente su tali fenomeni?”. Questo il primo commento del responsabile per l’Emilia Romagna dell’Italia dei Diritti Massimo Cascone in merito alla notizia della denuncia avanzata ai danni di una barista di un locale bolognese accusata di aver continuato a servire alcolici ad una ragazzina quindicenne in evidente stato di ubriachezza. Secondo quanto detto dai medici dell’ospedale dove l’adolescente è stata condotta, sarebbe bastato un bicchiere in più per farla finire in coma etilico. “Poteva accadere a chiunque, ma l’età dei ragazzi è il vero dramma. Non mi risulta – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che con le maniere forti si possano risolvere i problemi, basti pensare all’inutilità del proibizionismo americano degli anni venti. La legge c’è e la barista ha sbagliato, ma le colpe vanno ricercate a monte. Bisogna indagare sul vissuto di questi ragazzi, spesso abbandonati dalle famiglie e dalle istituzioni – conclude Cascone – e diffondere una morale libera da comunicazioni scandalistiche come quelle dei giornali che mi sembrano indubbiamente poco costruttive”.