Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Alla famiglia spetta l’insegnamento dei principi basilari della legalità e della civile convivenza”.
“E’ da premiare il lodevole e celere lavoro effettuato dalle nostre forze dell’ordine nella cattura dell’aggressore”. E’ il primo commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, alla notizia dell’arresto a Roma del giovane maniaco che infilandosi negli ascensori abusava sessualmente delle sue vittime.
“Questa volta - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - il molestatore è un ragazzo italiano di buona famiglia, dall’aspetto perbene ed abitante nello stesso quartiere in cui puntava e abusava delle sue vittime. Il comportamento della madre che ha tentato fino all’ultimo di coprirlo e proteggerlo, seppur comprensibile, è comunque da considerarsi deplorevole. La famiglia - conclude Soldà -, in quanto nucleo primario ed essenziale dell’insegnamento e dell’educazione civica, deve riappropriarsi dell’onere di insegnare i principi basilari della civile convivenza e della legalità ai giovani membri che la compongono