La responsabile per la provincia di Brescia dell’Italia dei Diritti: “Inquietante è l’omertà dei compagni di classe e la disattenzione dell’insegnante”.
“Quello in questione è un episodio gravissimo da denunciare duramente, sia perché perpetrato da minorenni ai danni di una dodicenne, sia perché accaduto indisturbato tra le mura di una classe dove si presume che i ragazzi siano sottoposti al controllo vigile di un insegnante”. Questo il primo commento di Marzia Serra, responsabile per la provincia di Brescia dell’Italia dei Diritti, alla notizia della violenza di gruppo compiuta da due ragazzi di quindici anni ai danni di una loro compagna di classe durante l’ora di lezione e alla presenza del professore . “Quello che mi spaventa maggiormente - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - non è solo l’omertà della classe che ha assistito tacitamente alla violenza, ma soprattutto la disattenzione e la distrazione non giustificabile da parte del docente che non si è accorto di niente. Questo - conclude la Serra - non è accettabile da parte di una figura che ha, tra gli altri, anche il compito di vigilare sull’incolumità degli studenti”.