La responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “Un’intolleranza gravissima che alimenta un’insensata caccia al diverso”
Roma – “Sempre più spesso le province del nord Italia sono teatro di vicende che non fanno altro che alimentare un’insensata caccia al diverso”. Con queste parole la responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti Annalisa Martino esprime il suo parere negativo riguardo al boicottaggio avvenuto in una scuola liceale di Romano di Lombardia in provincia di Bergamo operato da alcuni genitori contrari a un incontro organizzato da esponenti del Circolo di cultura gay di Milano denominato “Milk”, sul tema dell’omosessualità. “Sono state realizzate tantissime conferenze sugli anni del fascismo – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e la partecipazione a eventi del genere non comporta necessariamente un’incondizionata adesione, anzi, questi sono incontri che hanno l’intento di aprire orizzonti nuovi a fenomeni poco conosciuti e per questo temuti. Sono inorridita dai commenti di quei genitori che credono che i loro figli possano essere “deviati”. L’omosessualità è un dato di fatto e un’espressione mentale così oscurantista, retriva non può circolare nelle scuole. Il mio sostegno – conclude la Martino – va indubbiamente ai presidi, agli insegnanti e ai genitori più illuminati che agiscono affinché la conoscenza sia diffusa e garantita per combattere questi insani pregiudizi”.