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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
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Attacco di Prugni ad associazioni di categoria, che favoriscono vecchia politica

Il candidato presidente dell’Italia dei Diritti alla Regione Umbria: “Saremmo lieti  se le associazioni di categoria prendessero in esame anche altri soggetti non avvezzi alla politica ma sicuramente espressione genuina delle esigenze dei cittadini”

Perugia - Dura presa di posizione di Giampiero Prugni,  candidato alla Presidenza della Regione Umbria per l’Italia dei Diritti, contro quel sistema che vede alcune associazioni di categoria dialogare con taluni schieramenti in campo, ignorando gli altri partecipanti alla competizione elettorale di maggio.

Questo quanto denunciato da Prugni: “Secondo quanto ho potuto apprendere da alcuni giornali, in occasione degli incontri organizzati dall’associazione Cna Umbria  è stato invitato a prendervi parte Claudio Ricci, candidato ufficiale del centrodestra alle prossime elezioni regionali.  Ferma restante la libertà di poter decidere chi invitare agli incontri dell’associazione, come è pensabile che un’organizzazione che si qualifica come grande associazione regionale di rappresentanza sindacale degli interessi dell’artigianato e della piccola e media impresa, dia voce a un professionista, fino a oggi mostratosi molto più attento a conservare il posto e i privilegi che la politica gli ha offerto piuttosto che agire nell’interesse dei cittadini, che dice di voler risparmiare il 10% della spesa pubblica senza andare però contestualmente a chiarire quali servizi  toglierà al cittadino a tal fine. Questo impegno che intende assumersi, risulta essere a mio avviso un mero slogan elettorale volto a raccogliere consensi esattamente come le altrettante effimere promesse fatte dall’altra candidata presidente alla regione Umbria Catiuscia Marini, presentatasi al pubblico come nuova espressione della sinistra. Quest’ultima, infatti, sostiene che stanzierà  a favore delle imprese, finanche le nano imprese, milioni e milioni di euro volti a rilanciare la crescita economica. Strano che, guarda caso sempre a ridosso delle elezioni, i candidati riescano a trovare fondi da stanziare nei meandri di chissà quali cassetti scordati in precedenza.  Proprio come i 600 milioni di euro trovati dal consigliere Silvano Rometti nelle passate elezioni comunali. Siamo alle prese con i soliti proclami propagandistici, a cui farà seguito una colpevole inerzia da parte di questi politici di professione. Saremmo, perciò, lieti  se le associazioni di categoria prendessero in esame anche altri soggetti non avvezzi alla politica ma sicuramente  espressione genuina delle esigenze dei cittadini. È a vantaggio di questi ultimi che si esplicita la nostra proposta politica, per dare voce a quelle cellule più deboli del tessuto sociale spesso calpestate dall’arroganza di pochi eletti”.

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