La responsabile per i Beni Culturali dell’Italia dei Diritti: “Nel Lazio si erano offerte garanzie e aperti degli spiragli, ma poi c’è stato un blocco per l’erogazione dei finanziamenti speciali che si è esteso anche ai fondi stanziati prima dell’estate”
Roma – Venti di rivolta nel mondo degli artisti capitolini che annunciano di mobilitarsi in manifestazioni e sit in, poiché la Regione non sblocca i fondi a loro destinati in primavera dalla Provincia. Molte associazioni ed enti culturali rischiano il fallimento, soprattutto quelli che per organizzare eventi si son resi debitori verso terzi. Lo scorso 14 settembre l’assessorato regionale alla Cultura aveva presentato la proposta di delibera per i fondi alle associazioni, ma la giunta l’ha respinta. E’ stata nuovamente presentata il 14 ottobre ma ancora non è stata discussa, tuttavia le associazioni sono al collasso.
Anna Nieddu, responsabile per i Beni Culturali dell’Italia dei Diritti, ha detto in merito: “Dal punto di vista della cultura questa situazione non colpisce solo Roma, la Provincia e la regione Lazio, ma riguarda anche altre regioni e settori. Il problema è che nel Lazio si erano offerte garanzie e aperti degli spiragli, ma poi c’è stato un blocco per l’erogazione dei finanziamenti speciali che si è esteso anche ai fondi stanziati prima dell’estate.
La questione si rivela ancora più problematica per la cultura, ritenuta meno importante di altri ambiti. Questo ha messo in ginocchio tutto il settore, dalle associazioni ai teatri, come il Valle di Roma. Per quelle compagnie che sono piccole realtà diventa ancora più problematico.
E’ questa una situazione – spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che fa sentire impotenti e demotivati, perché si sa fin dall’inizio che non se ne caverà nulla.
L’unica cosa sarebbe quella di riuscire ad aggregarsi e creare un fronte unico con gli altri settore per avanzare delle richieste, anche se è difficile, poi, mantenere l’attenzione sul lungo periodo”.