Il viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Le variazioni non autorizzate apportate al permesso di costruzione e il mancato intervento della Polizia Municipale al fine di bloccare i lavori, potrebbero già bastare per denunziare il primo cittadino, l’assessore preposto e il comandante dei vigili urbani alla Procura della Repubblica”
Roma - Nel comune di Marino, a pochi chilometri dal Parco Regionale dei Castelli Romani, si sta consumando l’ennesimo scempio ambientale ad opera di imprenditori e amministrazioni che agiscono in barba al Prg territoriale. Carmine Celardo, viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, si sofferma questa volta sul residence-ecomostro che sorgerà nei pressi di via del Divino Amore, un’opera che ha subito nel tempo variazioni indiscriminate e illecite: “Il nostro movimento è sensibile alle istanze della cittadinanza che scopre azioni di sopruso e violazioni delle leggi della convivenza civile, dal momento che le istituzioni chiedono sempre al cittadino il rispetto dei propri doveri, ma nessuno, in cambio, tutela i loro diritti. A tal proposito, offriamo la nostra piena solidarietà al comitato dei cittadini di Marino che ha denunciato questo evidente abuso che continua a protrarsi, sotto gli occhi indifferenti dell’amministrazione comunale”.
L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro attacca senza misure l’inadeguatezza del primo cittadino del Comune marinese, Adriano Palozzi, e degli organi addetti al controllo del Prg: “Le variazioni non autorizzate apportate al permesso di costruzione in modo del tutto indisturbato e il mancato intervento della Polizia Municipale al fine di bloccare i lavori, potrebbero già bastare per denunziare il primo cittadino, l’assessore preposto e il comandante dei vigili urbani alla Procura della Repubblica per mancata vigilanza o per corresponsabilità nel reato. Infatti, o gli organi competenti non si sono accorti di nulla, o sapevano e hanno guardato altrove. Il fatto che il Comune si trovi in una zona pre-parco implica che esso è soggetto a vincoli maggiori rispetto ad un qualsiasi altro territorio. Mi chiedo come possano il sindaco e il comandante dei vigili urbani non aver visto o sentito alcunché, considerando che si parla di un’opera edilizia immane. È possibile che Palozzi si circondi di tanti e tali incompetenti? Qui non è un problema di colore politico, ma si pone la questione del rispetto delle leggi. Le violazioni della concessione edilizia iniziale sono lampanti”.
Celardo conclude la sua riflessione, mettendo in evidenza l’importanza di un intervento immediato in merito all’intera vicenda e si rivolge direttamente al sindaco Palozzi: “Ci sembra che il comitato dei cittadini di Marino abbia il diritto di essere ascoltato. Non siamo più disposti a sorbirci le solite scuse di comodo, da parte di un primo cittadino che ha basato la sua campagna elettorale sulla legalità e sul rispetto dell’ambiente. Palozzi sosteneva di voler rimediare agli errori fatti dalle giunte precedenti, eppure si fa gabbare dal gruppo di incompetenti che lo attornia. Dunque, a nome di tutti i cittadini marinesi, chiediamo al titolare di Palazzo Colonna dei chiarimenti in merito alle sue mansioni. Perché non si sta occupando dei problemi della cittadinanza? Il sindaco ha il dovere di intervenire con azioni di polizia, in quanto è primo responsabile dell’ordine pubblico.
Non vogliamo pensare che a Marino ci sia una Giunta inesistente e un comando di vigili urbani che preferisce giocare a tressette, anziché combattere le azioni criminali”.