Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Uno schiaffo morale alla giustizia e alla dignità degli italiani”
Roma, 11 dicembre 2009 - Con 360 voti contrari la Camera dei deputati ha respinto la richiesta d'arresto presentata dalla procura di Napoli nei confronti del sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione camorristica. Un risultato che va ben oltre i numeri a disposizione della maggioranza. Sono state rigettate dall’Aula anche le mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni. Duri i commenti provenienti da esponenti di Idv e Pd.
“Si tratta di una vera e propria beffa, uno schiaffo morale alla giustizia e alla dignità degli italiani”. Tuona così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commentando il voto di Montecitorio. “È inconcepibile assistere a questo spettacolo indecoroso in cui si vuole difendere ad oltranza qualcuno sul cui capo pendono gravissimi sospetti di illegalità. Quando si parla di collusioni con la criminalità organizzata da parte di alte personalità governative bisogna sempre fare molta attenzione, lasciando alla giustizia, e non alla politica, il compito di accertare la verità. Questa decisione lede fortemente i principi legali e l’immagine all’estero del nostro Paese. Il signor Cosentino – chiosa polemico il vicepresidente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – dovrebbe essere il primo a fare un passo indietro, dimettendosi dalla sua carica istituzionale e rispondendo delle accuse che gli vengono mosse in sede giudiziaria, come qualsiasi comune cittadino”.