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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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Governo dà i numeri su consiglieri di Roma e Milano, Guazzi si oppone

Il viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione dell’Italia dei Diritti: “Vorrei poter dire di essere stupito ma, purtroppo, non posso farlo”


Roma - “Dopo il rifiuto dell’election day che comporterà un inconcepibile spreco di milioni di euro, dopo l’aumento delle accise sulla benzina per finanziare il Fus, ecco l’ennesimo intervento di un Governo che non bada a spese, dimenticando la crisi economica che gli italiani sono costretti ad affrontare quotidianamente”. Andrea Guazzi, viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione dell’Italia dei Diritti, critica senza mezze misure il dietrofront fatto dal Consiglio dei ministri che, approvando ieri un nuovo decreto legge, cancella la decisione di qualche settimana fa ed aumenta nuovamente il numero dei componenti dei Consigli e delle Giunte comunali nelle città con popolazione superiore a un milione di abitanti. Il Governo, dunque, fingendo di dimenticare l’annunciata riduzione di poltrone, ha deciso di riportare da 48 a 60 il tetto massimo dei consiglieri e da 12 a 15 quello degli assessori.

 

Guazzi prosegue nel suo intervento, attaccando frontalmente la maggioranza: “Vorrei poter dire di essere stupito ma, purtroppo, non posso farlo. Assistiamo ancora una volta al ‘giochetto’ della ‘politica degli annunci’ che, in questi anni, abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene”.

 

In conclusione, l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro si concentra sull’atteggiamento che il Governo sta dimostrando da un mese a questa parte: “A Roma, anche oggi, ci si sta approfittando delle gravi notizie che sconvolgono l’opinione pubblica per far passare, di nascosto, decreti ad personam, come la norma sul processo breve, e molti altri provvedimenti che, qualora fosse diffusa la loro approvazione, costerebbero moltissimo alla maggioranza in termini di credibilità da parte dei cittadini”.

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