Il responsabile per il I Municipio capitolino dell’Italia dei Diritti: “? evidente che una macchina scomoda come una Porsche pare difficile essere in uso ad una persona con difficoltà motorie come quelle di un diversamente abile. ? una vergogna”
Roma – “Purtroppo è notorio che il Comune di Roma, investito da un moralismo ad ondate, non riesca pur in seguito alle numerose notizie sui giornali, a mettere in atto un’efficace campagna sull’abuso dei permessi che dovrebbero essere destinati ai disabili”.
Queste le parole di Emiliano Varanini, responsabile per il I Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, a commento dell’uso scorretto, illegale e irrispettoso che viene fatto quotidianamente da numerosi automobilisti, del pass di accesso e parcheggio per le persone diversamente abili. Nelle zone storiche della Capitale il fenomeno cresce, nei pressi di Via del Babuino, è un proliferare di macchine sportive contrassegnate, che destano più di qualche sospetto .
“ ? evidente – dichiara il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che una macchina scomoda come una Porsche pare anomalo essere in uso ad una persona con difficoltà motorie come quelle di un diversamente abile. ? una vergogna”.
I disagi dell’abuso che ricadono sugli abitanti della zona Centro Storico, già costretti a subire non pochi fastidi nella vita quotidiana, sono da spunto per un’attenta analisi di Varanini sulle condizioni di vivibilità della zona : “ I residenti del I Municipio sono ostaggio della politica del Comune, che incentiva uso di auto e mezzi ad alta emissione inquinante, con dannosi effetti per la salute, e della mancanza di divieti di parcheggio nelle vie e piazze che dovrebbero essere destinate ad uso pedonale. Sono anche vittime – continua Varanini - dell’indiscriminato abuso della circolazione di torpedoni di turisti che non rispettano nessuna norma, i quali invadono il centro storico e non rispettano regole già stabilite dal piano di mobilità. In più sono discriminati da una Ztl che li rende prigionieri in casa propria, con l’ impossibilità di passare da una parte all’altra del centro in orari di vita quotidiana. La zona – conclude l’esponente territoriale dell’Italia dei Diritti – dovrebbe essere destinata ad uso esclusivo di pedoni e mezzi ad impatto minore e va favorito l’impiego di una macchina per famiglia”.