Il viceresponsabile per l'Ambiente dell’Italia dei Diritti: “Il Governo deve dimostrare con i fatti l’intento di non ostacolare gli incentivi sull’utilizzo delle energie rinnovabili, e non con singolari proposte che creano solo una valanga di polemiche”
Roma – “Il ministro Romani deve dimostrare con i fatti l’intento di non ostacolare gli incentivi sull’utilizzo delle energie rinnovabili, e non con singolari proposte che creano solo una valanga di polemiche”. Esprime così la sua opinione il viceresponsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti, Marcello Ribera, in merito alla mobilitazione senza precedenti di circa 14mila persone che, a partire da domenica sera, hanno risposto positivamente su internet e sui social network all'appello denominato “Sos Rinnovabili”, contro l’azione di chiusura del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, relativamente agli incentivi sullo sviluppo dell’energia pulita.
“Negli ultimi due anni mi sembra che l’Italia, al di là di qualche eccezione, si stia muovendo soprattutto in direzione del nucleare – continua imperterrito l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –. La proposta di Romani andrebbe contro le direttive dell’Unione Europea e del protocollo di Kyoto. Molti poi sono i programmi pilota attivati per la crescita delle risorse ambientali alternative che arrivano dalla Ue e che, spesso, non vengono sponsorizzati. L’assurdo è che gli stessi per metà, sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo e pertanto non andrebbero ad aggravare pesantemente le casse dello Stato”.
“Ritengo che la green economy – conclude Ribera – sia un business produttivo e doveroso, soprattutto in un Paese come il nostro che gode di vento e di mare, e che potrebbe essere adatto ad uno sviluppo considerevole”.