Il viceresponsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti :“ I diritti della gente, come quello di mandare a scuola i figli senza temere per la loro incolumità, sono sempre più mera teoria, calpestati nei fatti”
Roma – Tre alunne di 5 anni, della scuola materna “Lombardo Radice” di Paternò in provincia di Catania, sono rimaste ferite per la caduta di calcinacci dal controsoffitto del loro asilo. Tantissimo spavento e preoccupazione per le bambine, che sono state poi condotte in ospedale con prognosi da uno a quattro giorni, per le meno coinvolte, e di sette per la più grave, medicata con punti di sutura e attualmente in osservazione all’ospedale Santissimo Salvatore.
La vicenda ha comprensibilmente sdegnato Cesare De Sessa, viceresponsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti : “Tra dittatori in fuga e ‘bunga bunga’, la vicenda di tre bambine di cinque anni ferite nella scuola da calcinacci caduti dal soffitto non fa, purtroppo, molto notizia. Invece rappresenta un precisa spia di questo nostro Paese preda di una deriva che sembra impossibile fermare. I diritti della gente, come quello di mandare a scuola i figli senza temere per la loro incolumità, sono sempre più mera teoria, calpestati nei fatti”.
Il primo cittadino di Paternò, Giuseppe Failla, si è recato nella locale caserma dei carabinieri per sporgere denuncia, sperando di poter fare chiarezza su quanto avvenuto alla “Lombardo Radice”, in un contesto, quello nazionale in cui, stando alle stime di “Cittadinanzattiva”, il 16 % delle scuole non è classificabile come sicura
“Tra poche settimane si festeggerà – prosegue De Sessa - , tra retoriche di bassa lega e visi al botulino di politici sfrontati, i 150 anni dell’Unità d’Italia. Invece, a vedere il baratro morale in cui il Paese è precipitato, credo che bisognerebbe dichiarare piuttosto un lutto nazionale. Ha fatto bene Benigni a Sanremo a commuovere qualche milione di italiani, ricordando i valori che diedero vita all’Unità Nazionale. E tuttavia – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - , se quel che resta della dignità di questo popolo non saprà trovare la forza dell’orgoglio, se non saprà indignarsi dinanzi a notizie gravissime come le bambine vittime della scuola di Paternò, allora tanto vale smembrarlo di nuovo questo paese, nella speranza che le cose possano andare un po’ meno peggio di adesso”.