Aniello D’Angelo, viceresponsabile per le Politiche Sociali del movimento: “Qualora ci siano i presupposti e dunque le dovute condizioni di idoneità, una persona sola potrà senz’altro donare amore e una giusta educazione, al pari di una famiglia composta da padre e madre”
Roma – Dopo aver convalidato l’adozione di una bambina fatta all’estero da una madre single di Genova, la Corte di Cassazione ha trovato spunto per invitare il Parlamento ad attivarsi affinché venga finalmente data la possibilità anche a persone sole, di prendersi cura dei tanti bambini privi di famiglia, senza contrastare peraltro quanto stabilito dalla Convenzione di Strasburgo sui fanciulli del 1967 in materia di adozione. La sentenza dei giudici supremi ha suscitato da subito non poche critiche, soprattutto nel mondo cattolico.
Tempestiva la dichiarazione rilasciata al riguardo dal viceresponsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti, Aniello D’Angelo: “Sono pienamente d’accordo con quanto asserito dalla Corte di Cassazione e qualora ci siano i presupposti e dunque le dovute condizioni di idoneità, è a mio avviso possibile per una persona single adottare dei bambini”.
“Sicuramente – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – una sola persona non sarà in grado di sostituire la fisicità maschile o femminile, ma senz’altro potrà donare amore e una giusta educazione, al pari di una famiglia composta da padre e madre. Mi sento di condannare l’ennesima ingerenza da parte della Chiesa cattolica, soprattutto in merito a decisioni che fanno capo al solo Stato italiano, per giunta laico”.