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La Ferrari interviene su deficit di bilancio Asl di Massa

La responsabile per la Toscana dell’Italia dei Diritti: “Mi preme sapere quale sarà l’impatto della ristrutturazione aziendale in atto sui servizi sanitari e se ci sarà un maggiore disagio a carico dei cittadini”

 

Firenze – “Senz'altro sull’Asl di Massa Carrara la Regione Toscana è stata molto chiara e netta. Il governatore Rossi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica massese contro gli autori del dissesto finanziario, e ha chiesto il risarcimento danni anche alla società di revisione contabile, assicurando tra l’altro che l’amministrazione regionale coprirà il buco sino all’ultimo euro. Quindi fino a qui, tutto bene”. Con queste parole, la responsabile per la Toscana dell’Italia dei Diritti, Emanuela Ferrari, espone chiaramente la sua opinione in merito al clamoroso deficit emerso negli ultimi bilanci dell’Asl apuana.

 

“Le mie perplessità rimangono sulle modalità della scoperta del disavanzo e sul suo accadimento negli anni precedenti, data la portata della cifra accertata – continua nel suo ragionamento l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –. È quanto mai necessario approfondire il fatto che nessuno se ne sia accorto prima, tantomeno l'allora assessore alla Sanità Rossi, e con lui tutti coloro preposti al controllo sia interno che esterno”.

 

“ Ritengo inoltre che siano da accertare le cause delle perdite, se le stesse abbiano avuto un impatto più generalizzato anche sulle altre Asl toscane e  se ci siano debiti potenziali ancora ignorati. Spero che l'attuale assessore Scaramuccia – afferma la Ferrari – stia facendo un’attenta analisi degli acquisti di attrezzature e macchinari, del loro effettivo utilizzo e delle assunzioni del personale e la relativa incidenza sia in termini di costo sia in termini di professionalità, affinché non emerga uno sbilanciamento di figure necessarie al buon andamento della ‘cura’. Mi riferisco ad esempio alla possibilità di collocare troppi impiegati o pochi medici e infermieri”.

 

“In ultimo, ma non per importanza – conclude la responsabile regionale del movimento extraparlamentare –, mi preme sapere quale sarà l’impatto della ristrutturazione aziendale in atto sui servizi sanitari. Se ci sarà un maggiore disagio a  carico dei cittadini, con la conseguenza di un aumento dei tempi di attesa o del ticket, e se dopo il prosciugamento del tesoretto messo a disposizione della Regione e il  taglio di finanziamenti  a livello statale, sia ancora pensabile e fattibile costruire un ospedale unico in provincia di Massa Carrara, con un dispendio inutile di risorse”.

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