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Allarme Confindustria Belluno su controlli fiscali, l’opinione della Silipigni

La responsabile Attività Produttive e Industria dell’Italia dei Diritti: “ E’ opportuno ridurre le tasse, ma partendo dai cittadini meno abbienti e dalle piccole imprese”

 

 

Roma - “ L’allarme lanciato dalla Confindustria bellunese va recepito, fermo rimanendo il fatto che non si può invocare l’allentamento dei controlli fiscali, ma agire nel senso di una lotta all’evasione partendo dai grandi fatturati per reperire risorse da destinare ai poveri e a tutto quel variegato mondo di ditte individuali che costituiscono l’ossatura del nostro sistema produttivo”. Così Antonella Silipigni, responsabile per le Attiità Produttive e l’Industria dell’Italia dei Diritti, ha commentato la richiesta inoltrata dall’associazione industriali di Belluno all’Agenzia delle Entrate di non far partire le ispezioni preiste per l’anno 2009. La campagna è ritenuta un colpo basso perché annullerebbe il decreto anticrisi del 2008 che concedeva alle aziende in difficoltà di pagare in ritardo con una sanzione del 3% anziché del 30%. “ L’esecutivo, che in queste ore naviga a vista per le sue beghe interne– ha poi aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - dovrebbe preoccuparsi di elaborare una seria politica economica per fronteggiare l’attuale congiuntura sfavorevole. Sembra che invece siano i problemi giudiziari del premier ad avere la precedenza su tutto il resto”.

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