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Bossi jr contro il tricolore italico, la reazione della Piredda

La viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti:”Sono parole gravi da parte di un consigliere regionale pagato con i soldi di tutti gli italiani”

 

Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord Umberto, e neoeletto al Consiglio regionale della Lombardia, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair che ai prossimi Mondiali di calcio in Sudafrica non tiferà per l’Italia, che il tricolore per lui rappresenta solo un sentimento di cinquant’anni fa e di non essere mai sceso a sud di Roma.

“Francamente – ha commentato Maruska Piredda viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti – non so se prendere le dichiarazioni di Renzo Bossi come delle provocazioni o piuttosto come segno di ignoranza, nel senso etimologico del termine. Credo non si possano dare giudizi su quello che non si conosce e per questo le sue affermazioni sono doppiamente fuori luogo. È grave poi che una persona eletta al Consiglio regionale della Lombardia,  pagato da tutti gli italiani si lasci andare a simili esternazioni”.

 

Le frasi di Bossi junior hanno suscitato numerose polemiche, sia nel mondo della politica che in quello dello sport:”Mi rammarica - ha proseguito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - che siano parole di un ragazzo giovane, che può permettersi questa libertà di espressione anche grazie al contributo che tanti meridionali hanno dato alla lotta di resistenza. Stiamo vivendo tempi difficili in cui gli italiani più che in passato hanno bisogno di sentirsi uniti e solidali gli uni con gli altri, per cui credo che non si dovrebbe dare spazio a certe affermazioni che non meritano nessuna pubblicità”.

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