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Clandestina rischia morte dopo aborto, lo sdegno di Lo Verde

Il viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti: “Questa caccia alle streghe contro gli immigrati non fa altro che alimentare paure tra chi ha più bisogno di aiuto”

Roma – “Episodi come questo sono solo la punta dell’iceberg di una caccia alle streghe contro la clandestinità che alimenta paure a 360 gradi”. Con queste parole il viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti Antonino Lo Verde commenta la notizia che vede coinvolta una ragazza africana di ventidue anni salvata per miracolo presso l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone dopo essersi procurata un aborto. La donna si rifiutava di rivolgersi al personale medico specializzato in quanto sprovvista di documenti in regola per soggiornare in Italia e, terrorizzata all’idea di essere rimpatriata, ha rischiato di perdere la vita. A salvarla un medico straniero che l’ha convinta a raggiungere l’ospedale per ricevere le cure necessarie. “A Milano le forze dell’ordine si sono organizzate per effettuare maggiori controlli nei confronti degli stranieri irregolari. Questo di fatto ha creato un mondo ancor più sommerso di quello esistente un anno fa. Gli immigrati – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non sono certo diminuiti e ragazzine rischiano la vita perché terrorizzate all’idea di essere condotte con forza alla frontiera. Mi rattrista il fatto che la collettività non tenga conto dei problemi che accomunano la maggior parte degli extracomunitari. Sempre più spesso la solidarietà si ravvisa solo nelle singole persone, nei medici di turno, nei poliziotti più comprensivi. Questo – conclude Lo Verde – dovrebbe farci riflettere”.

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