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Coltivazione patata Ogm, ferma opposizione dell’Italia dei Diritti

Vittorio Marinelli, responsabile per la Tutela dei Consumatori del movimento: “La rintracciabilità? Una presa in giro: se tali alimenti vengono usati come cibo per animali le sostanze dannose entrano nella catena alimentare”

 

 

“Lo stratega degli Ogm ha più di 2.500 anni e davvero non li dimostra. E’ stato infatti Ulisse con il cavallo di Troia a buggerare i troiani in modo analogo a quanto oggi fanno le multinazionali hi-tech”. Questo il primo sarcastico commento del responsabile per la Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti Vittorio Marinelli alla notizia dell’autorizzazione della Commissione europea alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora e il suo utilizzo per uso industriale e come mangime per animali. Tale patata conterrebbe un gene che dà resistenza agli antibiotici e quindi sarebbe pericoloso per la salute umana. Approvate anche le colture di nuove varietà di mais Ogm. Chiosa sdegnato l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Stupisce, ma neanche tanto se magari si approfondiscono gli interessi economici sottesi, che proprio chi a parole declama ai quattro venti la sacralità della vita - il Vaticano – si schieri con chi scardina il delicato equilibrio in ultima analisi della vita stessa. Simultaneamente la stessa Chiesa è contro le cellule staminali che non servono per aumentare i profitti delle multinazionali ma a guarire i malati. Allo stesso tempo viene da pensare inoltre che a nulla è valsa la terribile lezione impartita proprio da ultimo dalla natura con le alluvioni in Francia e in Nord Europa. Alcuni scienziati avevano elaborato la teoria del cosiddetto battito delle ali di una farfalla che avrebbe avuto ripercussioni a duemila chilometri di distanza. Qui invece si avverte il ticchettio dei contatori di cassa delle multinazionali impegnate per l’ennesima volta a utilizzare i consumatori come cavie: amianto, inquinamento elettromagnetico, Ogm, farmaci pericolosi, mucca pazza, influenza aviaria sono tutte manifestazioni dell’applicazione immediata finalizzata al profitto delle cosiddette invenzioni senza rispettare il principio precauzionale che dovrebbe invece dettare legge”. Marinelli pone anche l’accento sulle difficoltà relative all’identificazione dei prodotti industriali animali e vegetali che adoperano derivati della patata Amflora o del mais Ogm e spiega: “La rintracciabilità inoltre è una presa in giro perché nel momento in cui il granturco e domani anche la  patata vengono utilizzati per l’alimentazione animale, le sostanze dannose alla salute entrano subito nella catena alimentare con impossibilità pratica d’etichettatura o similari. Allo stesso tempo – conclude Marinelli - c’è il concreto rischio della contaminazione ricordando come queste piante sono spesso dominanti rispetto a quelle selezionate in natura. E’ vero che i Maya avevano previsto l’apocalisse nel 2012 ma non sembra proprio il caso che Ulisse acceleri ancora di più detta data”.

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