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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
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Finta appendicite per ottenere rimborso Asl, il disappunto di Martone

Il responsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “I politici che si macchiano di simili azioni disoneste agiscono in spregio a chi li ha votati senza ottemperare agli impegni assunti e al principio di fedeltà alle istituzioni”

Napoli – Secondo l’accusa della Procura di Torre Annunziata il sindaco-chirurgo di Torre del Greco Ciro Borriello e l’ex presidente del consiglio comunale Luigi Russo avrebbero nel 2007 camuffato un intervento di chirurgia estetica, nella fattispecie una addominoplastica, con una banale operazione di appendicite al fine di ottenere il rimborso dall’Asl. Per tali fatti, il Pm di competenza ha chiesto per entrambe la condanna a 3 anni e 8 mesi.

Nicola Martone, responsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, ha voluto esprimere il suo disappunto per questi accadimenti che inevitabilmente portano ad un allontanamento dei cittadini dalla politica: “Ancora una volta pare di avere a che fare con una truffa perpetrata dai politici di turno ai danni, in questo caso, della sanità locale. L’elemento essenziale di tutta questa vicenda, qualora i fatti venissero accertati, è l’intesa tra le parti, vale a dire le cose sono andate per il verso giusto fintantoché i due erano d’accordo, tant’è che pare che abbiano taciuto e operato all’oscuro dei cittadini per mandare in porto il loro malaffare, ma quando poi qualcosa è andato storto e la sintonia si è rotta uno dei due ha denunciato l’altro. Ecco che all’origine di tali episodi c’è l’assoluta mancanza di controlli stringenti alla fonte, sicché ne veniamo a conoscenza soltanto quando una delle parti in causa per svariate motivazioni arriva a denunciare il fatto. Questi ‘imbrogli’, per la loro assoluta importanza, non possono in alcun modo restare sommersi, né si può sempre sperare che qualcosa vada a storto così da far scattare la denuncia. E’ indispensabile operare maggiori controlli e verifiche onde sradicare dall’inizio simili possibilità. La giustizia, poi, deve essere solerte tanto con il singolo cittadino, quanto con chi riveste una carica politica altrimenti il reato decade per prescrizione. In ultimo non è pensabile investire in due cariche una contrapposta all’altra, come nel caso di specie in cui il Sindaco era allo stesso tempo il chirurgo che ha operato. I politici che si macchiano di simili azioni disoneste agiscono in spregio a chi li ha votati senza ottemperare agli impegni assunti e al principio di fedeltà alle istituzioni”.

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