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Berlusconi parla a Obama di “Pm dittatori”, per Tortosa è scandalo

Il responsabile per la Politica Interna  dell’Italia dei Diritti:

“Il Cavaliere che si gioca la carta del pericolo comunista con il presidente Usa è come un bambino che si rivolge a un compagno più grande per far bella figura.

Un gesto mortificante”

 

Roma – “Per l’ennesima volta il Presidente del Consiglio torna ad accusare la Magistratura, quel che ci fa sorridere è il fatto che Berlusconi non si renda conto che, in realtà, si prende in giro da solo”. Si esprime così Oscar Tortosa, responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti, sul nuovo attacco ai ‘giudici di sinistra’ sferrato dal Premier, secondo il quale in Italia ci sarebbe la loro ‘dittatura’.  Questa volta però il Cavaliere non ha lanciato la sua arringa dal palco di un comizio elettorale né da un salotto televisivo, ma lo ha detto a Barack Obama, in un colloquio privato di un paio di minuti, a margine dei lavori del G8 di Deauville. L’opinione pubblica grida allo scandalo.

Il Berlusconi che prova a giocarsi la carta del ‘pericolo comunista’ con il presidente americano è, a detta di Tortosa, “come un bambino delle elementari che si rivolge alla maestra o a un compagno più grande sperando di fare bella figura”. Il responsabile per la politica interna dell’organizzazione extraparlamentare non rincara la dose: “Si tratta di un gesto mortificante in primis per sé stesso, visto che ha denunciato indirettamente di non aver potere, malgrado sia il presidente del Consiglio”.

“In realtà – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – il Premier compie delle scelte ben precise, come quella di voler scampare al Referendum sul nucleare approvando il decreto omibus, con cui il governo si impegna a rendere definitiva la sospensione del programma sul nucleare”.  Una via di fuga che lascia Tortosa con la bocca asciutta: “Intorno alle centrali girano miliardi di euro, ed il Cavaliere deve dare rassicurazioni ai suoi partner francesi”.

L’esponente dell’Italia dei Diritti  accende un faro sulla possibilità di una nuova strategia: “Forse è bene iniziare ad ignorare completamente il Cavaliere, è chiaro che ha delle difficoltà di natura comportamentale che non possono farci escludere il rischio di problemi di salute”.

“Non voglio accusarlo di niente – sottolinea Tortosa, che però incalza – ma sorprende che un uomo della sua statura non si renda conto di quanti danni crei al paese e alla sua immagine accusando la Magistratura di tali nefandezze. Speriamo – conclude – di liberarci presto di questo Berlusconi, così da tornare a dare l’immagine di una Italia istituzionale, in grado di riproporsi alla pari con gli altri paesi internazionali”.

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