La responsabile dell’Italia dei Diritti per la Toscana: “La libertà di scegliere a quali trattamenti sanitari essere sottoposti è garantita da numerose norme costituzionali”
Firenze - Ieri il Tribunale di Firenze si è espresso positivamente in merito al testamento biologico. Nel caso concreto, i giudici hanno accolto la richiesta di un settantenne in buona salute di nominare un “amministratore di sostegno”, una sorta di tutore legale, a cui viene affidato un compito preciso in caso di perdita di coscienza: impedire ai medici di procedere con la rianimazione o anche con alimentazione e idratazione artificiale. Quindi, se il cittadino perdesse la facoltà di comunicare o la coscienza, l’amministratore può presentarsi dai sanitari con l’ordinanza del giudice e chiedere di sospendere tutti i trattamenti che la persona stessa, quando era in buona salute, aveva esplicitamente escluso.
La responsabile per la Toscana dell’Italia Dei Diritti, Emanuela Ferrari si trova in pieno accordo con la decisione presa dal Tribunale fiorentino e aggiunge:“La libertà di scegliere a quali trattamenti sanitari essere sottoposti è garantita da numerose norme costituzionali e eventuali leggi che non rispettassero tali norme sarebbero prima incostituzionali, oltre che non democratiche”.
L’esponente del movimento extraparlamentare guidato da Antonello De Pierro conclude affermando che “lo strumento per garantire la liberta di scelta è fornito dalla legge sull'amministrazione di sostegno. La sentenza della Magistratura ripropone la visione laica ed egualitaria del rispetto dei diritti e delle libertà individuali che connotano la nostra amata Costituzione Italiana”.