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Ronde cittadine a Castellammare, la Palmentieri critica il sindaco

La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Ennesima iniziativa perbenista e superflua”

 

 

Napoli – “L’impressione è che il sindaco abbia troppo tempo libero che gli consenta di focalizzare la propria attenzione su problemi del tutto marginali”. Così Licia Palmentieri, viceresponsabile campana dell’Italia dei Diritti, ha commentato la nuova ordinanza del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, che ha istituito le c.d. “ronde cittadine”.

“Secondo la sua opinione – ha aggiunto la Palmentieri riferendosi ancora a Bobbio – il decoro pubblico può essere minato dalla lunghezza di minigonne e scollature o dalla presenza di chi si stende al sole sul lungomare. E adesso vorrebbe combattere le piccole illegalità attraverso le ronde cittadine”.

L’iniziativa, infatti, fa seguito al già molto discusso divieto di indossare minigonne, abiti succinti e pronunciare bestemmie che il primo cittadino stabiese ha disposto, di concerto con l’assessore alla Legalità e alla Sicurezza, Luigi Mamone, poco più di un mese fa.

“Stavolta – ha aggiunto la viceresponsabile regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro – ho rilevato giuste obiezioni anche dal centrodestra, il suo stesso schieramento, sulla scarsissima utilità di questo provvedimento per contrastare la vera criminalità. Quando si risiede in un territorio in cui le stesse forze di polizia sono presenti in numero insufficiente e vivono una realtà di disagi e tagli dei finanziamenti, non si capisce come associazioni di ex combattenti ed ecologisti possano essere adeguatamente preparate ad agire”. Infatti, ad occuparsi delle ronde, si legge nell’ordinanza, dovrebbero essere: l’Associazione nazionale Carabinieri Italia, Associazione Protezione Verde pro natura, Associazione nazionale Marinai d’Italia, Associazione nazionale Combattenti guerra liberazione, Associazione Combattenti e reduci, Associazione ecologica culturale Protezione verde e Associazione Reparto operativo soccorso Stabia.

“Perché Bobbio intraprende sempre iniziative così discutibili da suscitare polemiche a livello nazionale? Che cos’è, propaganda? Non sarebbe forse più efficace occuparsi di problematiche più concrete come il drenaggio delle acque piovane o il problema dell’abusivismo edilizio? Insomma – ha concluso la Palmentieri – quest’ennesima iniziativa perbenista la trovo assolutamente superflua”.

 

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