Il responsabile per la Liguria del movimento : “L’Italia dei Diritti si schiera evidentemente dalla parte di questi lavoratori chiedendo l’immediato pagamento dei loro compensi senza ulteriori ritardi”
La Spezia – Nessuna retribuzione per gli operai agricoli della cooperativa “Sentieri e Terrazze”, che opera per il Parco Nazionale delle Cinque Terre. A seguito anche di episodi giudiziari che hanno coinvolto i vertici, i lavoratori non percepiscono il loro stipendio dal mese di agosto e minacciano di bloccare il traffico ferroviario occupando i binari.
Sulla questione è intervenuto Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti:“Le vicende che hanno colpito duramente il Parco delle 5 terre, con l’arresto dei suoi vertici, non possono e non devono far ricadere gli effetti negativi sugli operai e le svariate cooperative che si sono impegnate, anche nei mesi scorsi, per il mantenimento di un territorio considerato patrimonio dell’ Unesco. Al commissario del Ministero dell’Ambiente Cosentino, nel suo difficile lavoro – prosegue Ferraioli - ,chiediamo di volgere lo sguardo e anche il portafoglio, nei confronti di quei dipendenti che dal mese di agosto attendono una retribuzione la quale deve essere loro garantita e riconosciuta immediatamente”.
Minacciando una mobilitazione così dura, i salariati spezzini sperano di ottenere ascolto affinché si metta fine e soluzione ad un disagio, ignorato dai media, che stanno vivendo da troppi mesi.
“Un fermo anche solo dimostrativo dell’attività lavorativa e anche del traffico ferroviario – ,dichiara l’esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro - non porterebbero sicuramente alcun vantaggio ma la caduta di un’immagine che va difesa ad ogni costo per la tutela di un territorio, unico al mondo, dei suoi lavoratori, siano diretti o dell’indotto e di tutti i cittadini residenti. L’Italia dei Diritti – chiosa Ferraioli - si schiera quindi evidentemente dalla parte di questi lavoratori chiedendo l’immediato pagamento dei loro compensi senza ulteriori ritardi”.