Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Il rischio di allagamento delle banchine si poteva evitare attraverso un piano preventivo con cui si sarebbero dovute monitorare le aree a rischio”
Roma – A causa del maltempo e del forte temporale che si è abbattuto nel tardo pomeriggio di ieri sulla città eterna, si sono registrati molti disagi alla circolazione in città. Secondo la protezione civile, a causa delle forti precipitazioni delle ultime ore si potrebbe verificare un innalzamento del fiume Tevere nel tratto urbano: gli idrometri posizionati a Ripetta, infatti, alle 17:30 hanno segnalato un livello delle acque pari a 5.71 metri, "con tendenza all'innalzamento". Sui disagi in cui sono incappati i romani ha espresso un parere Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Il rischio di allagamento delle banchine si poteva evitare attraverso un piano preventivo adeguato con cui si sarebbero dovute monitorare le aree a rischio, pensiamo ad esempio alla mancata manutenzione dei tombini che si riempiono di pioggia ogni qualvolta che c’è un temporale violento o agli scarichi fognari” . Per far fronte a tali disagi ieri pomeriggio sono stati impiegati 20 associazioni di volontari e le squadre del Servizio Giardini, che hanno provveduto alla rimozione di alcuni rami di alberi nei municipi IV, VI e XVII . “Nonostante l’impegno della protezione civile ancora una volta i romani dovranno pagare lo scotto per la leggerezza dell’amministrazione capeggiata dal sindaco Alemanno – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - , poiché è scientificamente provato che Roma è una città ad alto rischio allagamenti”.