Il responsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti: “È doveroso guardare agli ottimi risultati ottenuti a livello locale, per poi estendere tali abitudini al resto d’Italia”
Roma – “Questi dati non fanno altro che confermare come le regioni del nord d’Italia siano quasi sempre in anticipo rispetto a quelle del sud, anche se in alcuni comuni del Mezzogiorno con bassa densità di popolazione si stanno riscontrando forti miglioramenti a difesa del territorio”. Questo è il primo commento rilasciato dal responsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti, Alberto Maria Vedova, a proposito dei dati pubblicati da Federambiente relativamente alle città italiane più ‘virtuose’ nella raccolta differenziata dei rifiuti. Dall’indagine condotta risulta, per esempio, che a Venezia vengono destinati nelle cave solo il 3% degli scarti, a Bologna il 19%, mentre a Roma la quota sale all'80%. A livello regionale, invece, in testa per il riciclo del materiale ci sono Lombardia ed Emilia Romagna, mentre detengono il primato per la percentuale più alta di spazzatura in discarica Campania e Sicilia.
“Ritengo fondamentale la volontà di cambiare, e questo sarà possibile non solo attraverso un’adeguata campagna promozionale volta a migliorare la qualità dello smaltimento differenziato degli scarti – continua Vedova –, ma anche attraverso l’avvio della raccolta porta a porta, come avviene già a Milano, e, non per ultima, la messa al bando definitiva dei sacchetti di plastica”.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro prende poi spunto dal positivo obiettivo raggiunto dal comune di Villanova d’Albenga in provincia di Savona, dovuto al recente primato assegnatogli da Legambiente grazie al superamento della soglia del 45%, della raccolta differenziata: “Esempi come questo ci mostrano come sia doveroso guardare alla buona esperienza prodotta a livello locale, nei quartieri di città o nei piccoli comuni. La strada per espandere tali abitudini anche al resto d’Italia è indubbiamente tortuosa – conclude Vedova – ma non impossibile”.