Il viceresponsabile Lavoro e Occupazione dell’Italia dei Diritti: “Bisogna intervenire con la massima urgenza rafforzando i controlli e dialogando con la comunità asiatica”
Roma - “ Questi spiacevoli episodi sono ormai all’ordine del giorno e dovrebbero farci riflettere sulla necessità di ovviare a tali drammatici epiloghi”. Questo il commento di Carmine Celardo, viceresponsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti, in merito alla vicenda accaduta a Macerata che ha visto coinvolta una bambina undicenne di etnia cinese morta a seguito delle esalazioni tossiche sprigionatesi all’interno di un tomaificio in cui lavorava nelle ore pomeridiane al rientro da scuola. “Le autorità – ha poi aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro- non fanno abbastanza controlli per stanare le irregolarità e per mettere in atto interventi di mediazione culturale per trasmettere il principio della legalità e del rispetto delle regole in materia di sicurezza e manodopera minorile. La comunità cinese molto spesso infrange gli obblighi, giustificandosi con la cattiva comprensione della lingua italiana. In più, la polizia giudiziaria si scontra con impedimenti e vacatio legis varie che impediscono di procedere in flagranza di reato, pur in presenza di macroscopiche violazioni di legge. Spiace poi dover constatare l’inadeguatezza di un governo che ha sbandierato in campagna elettorale la necessità di semplificare la burocrazia e gli iter procedimentali e che però non ha ancora agito seriamente in questa direzione”.