Il responsabile per la Provincia di Salerno dell’Italia dei Diritti: “Questo dramma mi desta preoccupazione, poiché anche altri esponenti politici potrebbero seguire la stessa sorte”
Roma – A Pollica – Acciaroli , piccolo centro in provincia di Salerno, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, è stato brutalmente assassinato il sindaco che contrastava il clan della camorra: Angelo Vassallo. Secondo gli inquirenti, dietro l’atto criminoso si celerebbe il voto della malavita, il quale campeggia incessante nelle terre del Cilento . A esprimere un commento riguardo a la tragedia che ha seminato orrore e sgomento nella zona, è Aniello D’Angelo, responsabile per la Provincia di Salerno dell’Italia dei Diritti,: “Sono addolorato per la scomparsa di Vassallo, noto a tutti come il sindaco che combatteva l’illegalità, una persona incorrotta e integra, il quale ha saputo svolgere con forte impegno le attività del piccolo centro di Pollica. Ricordiamo ad esempio le sue battaglie per la legalità e il rispetto dell’ambiente”.
Secondo quanto riportato dagli inquirenti e dalle agenzie di stampa, il primo cittadino vittima del possibile agguato camorristico, avrebbe detto qualche “no” di troppo alla malavita locale. “Mi chiedo il perché di tutto questo - commenta rammaricato l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - e questo dramma mi desta preoccupazione, poiché anche altri esponenti politici potrebbero seguire la stessa sorte. Bisogna alzare la guardia e creare una forte rete di protezione e pensare a tutte quelle vittime che non hanno saputo difendersi, ricordiamo Peppino Impastato, Domenico Noviello, vittima dei Casalesi e a tanti altri a cui va tutta la mia stima”.