Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Azioni come questa sono da condannare in primis, poiché chi truffa percepisce indebitamente soldi pubblici e mortifica il disabile che in tali situazioni non può difendersi”
Roma - La Guardia di Finanza di Genova ha scoperto una maxi truffa informatica per circa 15 milioni di euro. Sono state smascherate otto persone, le quali si servivano di società fantasma intestate a soggetti diversamente abili o malate. Sulla vicenda ha espresso il suo parere Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Azioni come questa, sono da condannare in primis, poiché queste persone percepiscono indebitamente soldi pubblici e mortificano il disabile che in tali situazioni non può difendersi”.
I colpevoli del malaffare reclutavano i malcapitati in ospedale, nominandoli amministratori di imprese fittizie capaci solo di emettere fatture false. L’operazione fraudolenta, è stata portata alla luce dai militari del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Genova dopo due anni e mezzo d’indagini. “Condanno questi atteggiamenti di grave oltraggio - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - e rinnovo tutta la mia stima alle forze dell’ordine che in tale circostanza di chiara ambiguità, hanno saputo contrastare questa grave truffa”.