Il responsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti: “Ora che finalmente si è posto il problema della tutela del sito, non è possibile rimandarlo ulteriormente”
Cagliari – “A Tuvixeddu dove il cemento non è ancora arrivato, sembra stia prendendo piede il degrado, il tutto nell'inerzia di molti degli attori coinvolti” Queste le prime parole espresse dal responsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti, Federico Gandolfi, in merito all’incontro avvenuto in questi giorni sul “Colle dei piccoli fori” nella città di Cagliari, tra il Comune, la Regione e le Sovrintendenze per fare il punto sullo stato dell'area. Erbacce, voragini e degrado ambientale assediano oramai l’antica necropoli, con il rammarico di molti cittadini.
“Mentre l'azione della Giunta Soru era rivolta all'azione progettuale di respiro internazionale e di tutela – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, la consueta attività di gestione corrente del centrodestra a livello regionale e comunale, non dà ancora risposte per il futuro dell'area”.
Con fermezza Gandolfi continua: “Tuvixeddu è un parco archeologico che ha già sofferto troppe ferite e danni dall'attività umana, sia industriale sia residenziale. Ora che finalmente ci si è posti il problema della tutela e della valorizzazione del sito, non è possibile rimandarlo ulteriormente, anche per il rispetto dovuto ad un luogo sacro di sepoltura, seppur antichissimo”.